lunedì 3 settembre 2007

Messaggio da Medugorie del 25 agosto

"Cari figli, anche oggi vi invito alla conversione. Che la vostra vita, figlioli, sia riflesso della bontà di Dio e non dell’odio e dell’infedeltà. Pregate, figlioli, affinchéè per voi la preghiera diventi vita. Così scoprirete nella vostra vita la pace e la gioia che Dio dà a quelli che sono col cuore aperto verso il Suo amore. E voi che siete lontani dalla misericordia di Dio convertitevi, affinché Dio non diventi sordo alle vostre preghiere e non sia tardi per voi. Perciò, in questo tempo di grazia, convertitevi e mettete Dio al primo posto nella vostra vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

5 commenti:

Antonio G. ha detto...

Mi sembra strano che nessuno abbia ancora scritto nulla sull'esperienza di Medugorje....
vorrei invitare i pellegrini a esprimere le loro impressioni, le loro sensazioni, i frutti, i propositi....forza ricominciamo a condividere!!!!

Luka ha detto...

Secondo me non e' strano, perche' il 90% di chi partecipa al blog era presente, e le emozioni, le sensazioni, le impressioni, sono state condivise durante i 5 giorni trascorsi insieme a Medugorje, d'altro canto bastava vedere le nostre faccie alla messa della domenica successiva al nostro ritorno, e noi che stavamo gia programmando un altro viaggio per gennaio.

diecke ha detto...

Stavo aspettando che mettesse il post su Medugorje. Per conto mio, è stata un'esperienza che non mi aspettavo assolutamente di provare, l'atmosfera che ho trovato a Medugorje, non la troverò in nessun altro luogo in cui Maria è apparsa. E' un'atmosfera strana, dove tutto viene condiviso e capisci che le persone che ti stanno accanto sono state messe lì per aiutarti e per condividere con te questo mistero. Medugorje, l'ho sentito anche come luogo GIOVANE dove poter trovare il dono prezioso della catechesi e della conversione intesa come rafforzamento del nostro "CREDERE, TESTIMONIARE E SERVIRE"

Antonio G. ha detto...

vorrei condividere questa pagina che mi è arrivata via mail su Medugorje, alla faccia degli scettici e di chi continua a mascherarsi dietro al fatto che la Chiesa non si pronuncia senza aver mai essere stati a Medugorje:
IL CASO MEDJUGORJE

Cosa dice la Chiesa

"Noi vescovi, dopo una triennale commissione di studio, accogliamo Medjugorje come luogo di pellegrinaggio e santuario. Questo vuol dire che non abbiamo nulla in contrario se qualcuno onora la Madre di Dio in una maniera che sia conforme all'insegnamento ed alla dottrina della Chiesa... Pertanto proseguiremo gli studi... La Chiesa non ha fretta."

Medjugorje,
Sua Eminenza Card. Dr. Franjo Kuharic,
Arcivescovo di Zagabria
(Glas Koncila, 15 agosto 1993)

HYPERLINK "http://holy.harmoniae.com/medj_kuharic.jpg"Il vescovo Franjo Kuharic

AGGIORNAMENTO luglio 2006

Al termine della conferenza dei vescovi della Bosnia d'inizio luglio 2006 il Presidente Cardinal Vinko Puljic ha dichiarato a sorpresa - dal momento che il caso Medjugorje non era all'ordine del giorno - che ci sarà una nuova commissione internazionale (divisa in due sottocommissioni con specifici compiti), nominata non dalla conferenza episcopale locale ma direttamente dalla Congregazione per Dottrina della Fede.

Traduzione inglese dal croato:
HYPERLINK "http://www.vecernji-list.hr/newsroom/news/bih/586608/index.do" \nhttp://www.vecernji-list.hr/newsroom/news/bih/586608/index.do

The Church has decided to studiously review the events at Medjugorje
A New Commission will decide what is happening in Medjugorje

The Catholic Church is starting a new commission that will look into the Medjugorje events. This sums up what Cardinal Vinko Puljic, president of the Bosnia and Hercegovina Bishops Conference and Archbishop of Sarajevo, said to reporters at the end of the Bishops conference held July12-14, 2006 in Banja Luka. This announcement surprised many, because Medjugorje was not even one of the topics discussed at the meeting. On top of that, it is well know that the Church will not take a definite position about the Medjugorje phenomenon while it is still going on, and even more well known is the position of the bishop of Mostar, who time and again has claimed that there are no apparitions of the Mother of God in his diocese.

Request from the Vatican
Then why is a new commission being established that will reanalyze the position of the bishops taken in the 1991 Zadar declaration, by which "it cannot be determined that anything supernatural is happening there"?
Our sources tell us that the request to establish a new commission came from the Vatican, who cannot ignore what is happening in Medjugorje and has been insisting for over a half a year that something be done.
The Medjugorje phenomenon has had effects all over the world, there are more and more pilgrims from the entire world coming in throngs to the small village in Hercegovina and are praying to the Mother of God. It is interesting that the commission will probably be put together by the Congregation for the Doctrine of the Faith, even though the normal practice is for that kind of commission to be established by the local bishop. But, because of the negative position of Bishop Ratko Peric, the commission will be international in order for it to be completely objective and neutral. It will probably consist of two teams that will have clear jurisdiction and orders.

Holy Place
It is clear that the Holy See has decided to take Medjugorje into its own hands and finally decide whether Medjugorje is an official shrine of the Blessed Virgin Mary where people come not only privately but with the official recommendation of the Church, or a "normal" place of prayer in which nothing supernatural has occurred. The third possibility is that all pilgrimages to that site be banned, but if the Holy See were planning on doing that it would not be establishing a commission to look into it.
"I was very happy to hear the news that Cardinal Vinko Puljic announced," said Father Petar Ljubicic, the priest who is suppose to announce the secrets of Medjugorje when the time comes for them to take place. "We have been expecting this for a long time. The Cardinal said that the Holy See, that is the Congregation for the Doctrine of the Faith, will name a new commission that will analyze and look into what has already been happening in Medjugorje for 25 years. Since I was a priest in Medjugorje and have followed the events since the beginning, I am very happy that it will now be looked into more seriously."

Serious study
Father Petar stresses, "As for as the previous commissions, that looked into the events, are concerned I can say that some members were open and serious theologians, who were specialists in spirituality and had studied mystical experiences, but there were other individuals who understood everything superficially and they were not serious about the events. It is well known that some of them never actually came to Medjugorje. I ask myself how they could give their opinions that `there is no evidence that the apparitions could be authentic´. Especially since it is known that some of them rejected, a priori, that apparitions were possible at all. That greatly confused me. The need was felt a long time ago for the Holy See to take the whole matter in its own hands.

HYPERLINK "http://holy.harmoniae.com/medj_festival.jpg"

Il fenomeno legato a Medjugorje non ha ancora ricevuto né l'approvazione (che potrà avvenire, qualora il caso lo necessiti, soltanto a conclusione di tale fenomeno) né una condanna ufficiale da parte della Chiesa. La Dichiarazione di Zara del 1991 (l'unica dichiarazione ufficiale attualmente riconosciuta) afferma soltanto che "sulla base delle ricerche finora compiute non si può affermare che si tratti di apparizioni o fenomeni soprannaturali" ('non constat de supernaturalitate'), ma neppure smentisce tale ipotesi. Il giudizio negativo dato invece del vescovo di Mostar ('constat de non supernaturalitate') - come afferma la Congregazione per la Dottrina della Fede - "deve essere considerata espressione di una convinzione personale del vescovo di Mostar (...) e rimane un suo parere personale".

Per la valutazione delle apparizioni e dei messaggi, come dice la teologia romana, esistono tre formulazioni classiche:
1. constat de non supernaturalitate: l'apparizione è condannata
2. constat de supernaturalitate: l'apparizione è approvata
3. non constat de supernaturalitate: non si è al momento in grado di affermare che il fenomeno sia di origine soprannaturale, ma neppure si è in grado di smentire categoricamente tale possibilità (ed è questo il caso in cui rientra Medjugorje).

In ogni caso la Chiesa, nel suo prudente magistero, ha sempre invitato alla prudenza per le rivelazioni di carattere privato. Ecco cosa dice in proposito il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 67: "Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate «private», alcune delle quali sono state riconosciute dall'autorità della Chiesa. Esse non appartengono tuttavia al deposito della fede. Il loro ruolo non è quello di «migliorare» o di «completare» la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica. Guidato dal Magistero della Chiesa, il senso dei fedeli sa discernere e accogliere ciò che in queste rivelazioni costituisce un appello autentico di Cristo o dei suoi santi alla Chiesa".

Sua Eminenza il Cardinal Dr. Franjo Kuharic, arcivescovo di Zagabria, così si è espresso: "Noi vescovi, dopo una triennale commissione di studio, accogliamo Medjugorje come luogo di pellegrinaggio e santuario. Questo vuol dire che non abbiamo nulla in contrario se qualcuno onora la Madre di Dio in una maniera che sia conforme all'insegnamento ed alla dottrina della Chiesa... Pertanto proseguiremo gli studi. La Chiesa non ha fretta." (Glas Koncila, 15 agosto 1993)

La chiesa della parrocchia di Medjugorje è attualmente Santuario della Regina della Pace, e tutti i frati francescani che svolgono servizio nella parrocchia di Medjugorje hanno il mandato del vescovo locale Mons. Ratko Peric' e sono in possesso di tutte le funzioni canoniche per esercitare il loro servizio sacerdotale. Tutte le informazioni essenziali e necessarie legate agli avvenimenti di Medjugorje sono disponibili sul sito web HYPERLINK "http://www.medjugorje.hr/" \nwww.medjugorje.hr . Tali informazioni sono "la sola voce ufficiale" di Medjugorje. "Il Santuario non ha dato la missione ad alcuna persona ne communità di diffondere o di interpretare i messaggi della Gospa. Tutti queste sono iniziative private e spontanee dei fedeli e delle comunità".

Il santuario di Medjugorie è stato visitato nel 2004 da 1.400.000 persone. Il che ne fa, insieme a Lourdes e Fatima, il santuario mariano più visitato del mondo.

A.G.

HYPERLINK "http://holy.harmoniae.com/linea.gif"

Le dichiarazioni ufficiali

La «Dichiarazione di Zara» (1991)

La Dichiarazione di Zara è stata redatta dalla Conferenza Episcopale Jugoslava alla vigilia del decennale delle apparizioni. Non essendo stata seguita da altri pronunciamenti ufficiali di vescovi della regione a cui appartiene la diocesi di Mostar (prima jugoslavi, poi della Bosnia-Erzegovina), essa costituisce tuttora il punto di riferimento imprescindibile per un corretto discernimento dei fatti e per le conseguenti norme di comportamento dei fedeli. Da allora si registrano solo commenti e precisazioni, anche da parte vaticana (a seguito di gravi fraintendimenti in senso peggiorativo), ma sempre in riferimento a quel pronunciamento autorevole.

Dopo uno studio durato tre anni, la Conferenza episcopale jugoslava dell'epoca, riunitasi nella città dalmata di Zara, il 10 aprile 1991 rende nota una Dichiarazione ufficiale. In sintesi, nel documento si afferma: «Sulla base delle ricerche finora compiute non è possibile dichiarare che si tratti di apparizioni e di fenomeni soprannaturali». Non si dice che non vi sono apparizioni, ma solo che non sono ancora state confermate. Queste parole sono state in realtà un compromesso tra la posizione contratria del vescovo Zanic e i buoni frutti che le apparizioni di Medjugorje producono. Rendendosi conto dell'imponenza degli eventi, i vescovi hanno deciso di dedicare attenzione allo studio della Beata Vergine Maria nella parrocchia di Medjugorje e si sono impegnati a fornire adeguate direttive liturgico-pastorali.

La posizione sull'assistenza spirituale da offrire ai pellegrini è un passaggio molto importante del documento, che da vigore alla sacralità del luogo, come meta di pellegrinaggio.

Ecco il testo della Dichiarazione nella sua integrità:

«I vescovi fin dall'inizio seguono i fatti di Medjugorje tramite il vescovo diocesano, la commissione diocesana e la commissione della Conferenza episcopale jugoslava per Medjugorje. Sulla base delle ricerche finora compiute, non si può affermare che si tratti di apparizioni o di fenomeni soprannaturali. Tuttavia, i numerosi pellegrini che giungono a Medjugorje provenienti da vari luoghi, spinti dalla fede o da altri motivi, richiedono l'attenzione e la cura pastorale, innanzitutto del vescovo diocesano e, con lui, anche degli altri vescovi, in modo che a Medjugorje e con Medjugorje si promuova una devozione verso la Beata Vergine Maria in armonia con l'insegnamento della Chiesa. A tale scopo i vescovi forniranno anche particolari direttive liturgico-pastorali. Nello stesso tempo, mediante le loro commissioni, continueranno a seguire e a esaminare nel loro insieme tutti gli avvenimenti di Medjugorje».

Zara, 10 aprile 1991
I vescovi jugoslavi

Disposizioni su Medjugorje

Articolo di fondo apparso su "Glas Koncila", Zagabria, 5 maggio 1996

L'ultima dichiarazione dei vescovi cattolici jugoslavi su Medjugorje è il classico esempio della prassi millenaria di provata ragionevolezza della Chiesa. Si dimostra che la Chiesa rispetta i fatti, misura attentamente le proprie competenze e che tiene soprattutto al bene spirituale dei credenti.

È noto in tutto il mondo il fatto che a Medjugorje, grazie alle voci di apparizioni della Madonna, arrivino già da un decennio credenti e curiosi provenienti da tutti i continenti. È per il fatto che qui appare e dà i Suoi messaggi la Madre di Dio? I vescovi, prestando grande attenzione ai confini delle proprie competenze, dichiarano che "in base alle ricerche fino ad ora compiute non è possibile dare una conferma".

Il contenuto ed il senso di questa affermazione devono essere analizzati a due livelli. In questo caso il primo livello è che il contenuto di queste possibili rivelazioni private non può essere ricondotto ai contenuti dichiarati ed imprescindibili della fede. Pertanto nè i vescovi, nè lo stesso Papa hanno l'autorità di giungere alla conclusione che qui sia davvero apparsa la Vergine, ma non hanno neppure l'autorità per impedire ai fedeli di crederlo. Il magistero della Chiesa è assolutamente inconfutabile solo quando afferma che qualcosa si trova o non si trova nell'ambito di quella Rivelazione che la Chiesa ha ricevuto fino alla fine dell'epoca degli apostoli, che si trova nella Bibbia e che viene trasmessa. Quanto non è inserito nella Bibbia e negli insegnamenti non può essere proclamato dal magistero della Chiesa dottrina della fede, nè contenuto di una fede obbligatoria. Pertanto solo degli ingenui possono aspettarsi che i vescovi risolvano la questione di Medjugorje in modo da farci sapere esattamente quello in cui dobbiamo o non dobbiamo credere.

Ma allora per quale motivo si eseguono delle indagini tanto accurate? Perchè sono tenuti a dichiarare che quello che lì accade e da lì viene proclamato è in armonia con tutte le verità religiose annunciate e con la dottrina morale. Dichiarando che non vi sono contraddizioni, che questi messaggi e rivelazioni concordano con la dottrina e la morale cristiana essi, essendo i maggiori responsabili all'interno della Chiesa, possono dichiarare che non vi sono ostacoli alla presenza di pellegrini in questo luogo, nè allo sviluppo di una vita spirituale improntata a questi messaggi. Dall'altro lato essi avrebbero anche il dovere di scoprire eventuali inganni e mettere fine agli abusi. L'affermazione in proposito contenuta nella nuova Dichiarazione dimostra che le indagini in questo senso proseguono ancora.

La maggior parte della Dichiarazione dimostra che i nostri vescovi prendono atto innanzitutto del gran numero di pellegrini e curiosi a Medjugorje e ritengono sia proprio dovere fare in modo che queste masse ricevano in quel luogo corretti insegnamenti religiosi, una catechesi contemporanea e ortodossa e che si accostino correttamente e degnamente ai sacramenti ed in particolar modo che la devozione mariana di Medjugorje di sviluppi in armonia con la fede cristiana. Questa posizione è la vera novità del documento. E' necessario attendere, come lo stesso documento dice, adeguate direttive liturgico-pastorali per i grandi pellegrinaggi a Medjugorje. In questo modo si realizza una vecchia proposta, evidenziata anche nella Glas Koncila, che cioè la cura dei vescovi per Medjugorje si realizzi in due commissioni. Una dovrebbe continuare ad analizzare se si tratta o meno di apparizioni e rivelazioni soprannaturali e la seconda si occuperebbe del corretto e sano spirito ecclesiastico dei raduni di Medjugorje. E' realmente possibile che la prima di queste commissioni prosegua a lungo le sue ricerche e che alla fine decida di non rivelare la sua decisione finale, ma la cura dei pellegrini non può essere procrastinata poichè essi continuano ad arrivare.

Per numerose persone devote in tutto il mondo questa dichiarazione potrebbe semplificare le questioni di coscienza. Cioè coloro che, spinti da un impulso religioso, vengono a Medjugorje da questo momento sanno che questi grandi raduni saranno seguiti in modo regolare e responsabile dai discendenti degli apostoli.

VI sessione della Conferenza Episcopale della Bosnia ed Erzegovina (1996)

Sarajevo, VII (CX), 3, Sarajevo 1996, pag. 171.

Il 2 e 3 luglio 1996 a Sarajevo si è tenuta la VI. sessione della Conferenza Episcopale della Bosnia ed Erzegovina. Vi hanno partecipato tutti i suoi membri: il presidente, Cardinale Vinko Puljic, il vescovo di Banja Luka Franjo Komarica, il vescovo di Mostar Ratko Peric ed il vescovo ausiliario di Sarajevo Pero Sudar. Di questa seduta riportiamo solo il testo relativo all'apparizione della Vergine nella parrocchia di Medjugorje.

Il Vescovo di Mostar ha informato la conferenza sulle lettere ufficiali della Congregazione per la dottrina della fede inviate a due vescovi francesi in merito ai pellegrinaggi a Medjugorje. Nelle lettere si dice tra le altre cose che i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, intesa come luogo di autentiche apparizioni della Vergine, non possono essere organizzati nè a livello parrocchiale, nè diocesano, poichè questo sarebbe in contraddizione con quanto affermato dai vescovi della ex-Jugoslavia nella propria dichiarazione del 10 aprile 1991 (cfr. Glas Koncila, 30-6-1996). I vescovi hanno preso atto di questa posizione della Chiesa per la gestione delle proprie diocesi.

Il vescovo francese interpella la Congregazione per la dottrina della fede (1996)

Il vescovo di Langres in Francia, monsignor Léon Taverdet si è rivolto alla sede apostolica il 14 febbraio 1996 per chiedere quale fosse la posizione della Chiesa relativamente alle apparizioni di Medjugorje e se fosse consentito recarsi in pellegrinaggio in quel luogo. La Congregazione della Santa Sede per la dottrina della fede ha dato la propria risposta il 23 marzo 1996 tramite il proprio segretario Tarcisio Bertone. Riportiamo integralmente la sua risposta.

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Vaticano, 23 marzo 1996
N. prot. 154/81-01985

Sua Eccellenza,

con la Sua del 14 febbraio 1996 ci ha chiesto quale fosse l'attuale posizione della Chiesa relativamente alle presunte "apparizioni di Medjugorje" e se fosse consentito ai fedeli cristiani recarsi in pellegrinaggio in quel luogo.

A riguardo mi fa piacere informarla che i vescovi della ex Jugoslavia nella propria Dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991 hanno stabilito quanto segue relativamente alla veridicità delle apparizioni in oggetto: "...Sulla base delle ricerche finora compiute, non si può affermare che si tratti di apparizioni o fenomeni soprannaturali. Tuttavia, i numerosi pellegrini che giungono a Medjugorje spinti dalla fede e da altri motivi richiedono l'attenzione e la cura pastorale del vescovo della diocesi, ma anche di altri vescovi, affinchè a Medjugorje possa essere incoraggiata una devozione verso la Beata Vergine Maria in armonia con l'insegnamento della Chiesa. A tale scopo i vescovi forniranno anche particolari direttive liturgico-pastorali. Inoltre la Commissione tramite loro continuerà a seguire ed analizzare tutti gli avvenimenti di Medjugorje."

Da quanto appena detto consegue che i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, intesa come luogo di autentiche apparizioni della Vergine, non possono essere organizzati nè a livello parrocchiale, nè diocesano, poichè questo sarebbe in contraddizione con quanto affermato dai vescovi della ex-Jugoslavia nella suddetta dichiarazione.

Sua Eccellenza, vogliate gradire i miei più cari saluti.

+ Tarcisio Bertone

È ufficialmente consentito ai singoli di recarsi in visita a Medjugorje

Catholic News Service

Sebbene il Vaticano non abbia mai detto ai cattolici che non possono recarsi a Medjugorje, ha detto ai vescovi che le loro parrocchie e le loro diocesi non possono organizzare pellegrinaggi ufficiali sul luogo in cui si verificherebbero le apparizioni della Vergine, questo è quanto ha dichiarato il portavoce del Vaticano.

"Non si può dire alla gente di non andare fino a quando non si dimostrerà che le apparizioni sono false. Questo non è ancora stato dimostrato e dunque chiunque voglia andare può farlo - il portavoce Joaquin Navarro-Valls ha dichiarato all'agenzia di stampa cattolica (Catholic News Service) il 21 agosto.

Ha aggiunto che quando un cattolico si reca lì in buona fede ha diritto ad un'assistenza spirituale; la Chiesa dunque non impedisce ai sacerdoti di guidare i viaggi a Medjugorje in Bosnia-Erzegovina organizzati da laici, così come non vieta loro di accompagnare i gruppi di cattolici che desiderano recarsi nella Repubblica Sudafricana.

Navarro-Valls ha ribadito che "nulla è cambiato" nella posizione del Vaticano rispetto a Medjugorje. Agli inizi di giugno un giornale francese ha riportato degli stralci di una lettera sui pellegrinaggi a Medjugorje scritta dal segretario della congregazione vaticana per la dottrina e la fede in risposta allla domanda di un vescovo francese.

La lettera dell'arcivescovo Tarcisio Bertone della congregazione per la dottrina e la fede riportava una dichiarazione del 1991 dei vescovi dell'ex-Jugoslavia nella quale si dice che dopo le ricerche allora effettuate "non è possibile confermare se si tratti di apparizioni e fenomeni soprannaturali". "Tuttavia - dissero i vescovi e lo ha ripetuto l'arcivescovo Bertone - in base a quello che è stato detto si evince che i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, il presunto luogo delle apparizioni della Vergine Maria, non possono essere organizzati nè a livello parrocchiale, nè di diocesi, poichè ciò sarebbe in contrasto con quanto dichiarato dai vescovi della ex-Jugoslavia nella citata dichiarazione."

Navarro-Valls ha dichiarato: "Quando si legge quanto scritto dall'arcivescovo Bertone si potrebbe pensare che d'ora in poi tutto è vietato e che i cattolici non hanno la possibilità di recarsi a Medjugorje." In realtà "non è cambiato nulla e nulla di nuovo è stato detto" - ha dichiarato il portavoce dell'agenzia di stampa cattolica (CNS). "Il problema sta nel fatto che se si organizzano dei pellegrinaggi, li si organizza con la chiesa e con il vescovo, dando in questo modo un verdetto canonico sugli avvenimenti di Medjugorje - che la Chiesa non ha ancora emesso."

"Questo è diverso dall'andare in gruppo sotto la guida di un sacerdote che potrebbe poi anche eseguire le confessioni" - ha aggiunto il portavoce. Navarro-Valls ha affermato che tutto questo spiega perchè "purtroppo quello che l'arcivescovo Bertone ha detto potrebbe essere interpretato in senso restrittivo. La Chiesa o il Vaticano hanno detto "no" a Medjugorje? No".

Il chiarimento del portavoce della Santa Sede Navarro-Valls al Catholic News Service (1998)

Il portavoce della Santa Sede dott. Joaquin Navarro-Valls ha ribadito al Catholic News Service che "nulla è cambiato" nella posizione del Vaticano rispetto a Medjugorje. Sebbene il Vaticano non abbia mai detto ai cattolici che non possono recarsi a Medjugorje, ha detto ai vescovi che le loro parrocchie e le loro diocesi non possono organizzare pellegrinaggi ufficiali sul luogo in cui si verificherebbero le apparizioni della Vergine: questo è quanto ha dichiarato il portavoce del Vaticano.

Ha aggiunto che quando un cattolico si reca lì in buona fede ha diritto ad un'assistenza spirituale; la Chiesa dunque non impedisce ai sacerdoti di guidare i viaggi a Medjugorje in Bosnia-Erzegovina organizzati da laici, così come non vieta loro di accompagnare i gruppi di cattolici che desiderano recarsi nella Repubblica Sudafricana.

Ecco la dichiarazione integrale:

"Per quanto riguarda questo argomento, la posizione non è cambiata. Come è già stato detto precedentemente, in questi casi è necessario rispettare la diretta competenza degli ordinari locali. In rapporto a questo i vescovi dell'ex Jugoslavia hanno dichiarato il 10 aprile 1991: "... Sulla base delle ricerche fino ad ora compiute non è possibile confermare che si tratti di apparizioni e rivelazioni soprannaturali. Tuttavia, il gran numero di pellegrini provenienti da ogni parte che si recano a Medjugorje spinti da motivi religiosi e di altro tipo richiedono l'attenzione e la cura spirituale innanzitutto del vescovo della diocesi e poi anche degli altri vescovi in modo che a Medjugorje e con Medjugorje si promuova una devozione nei confronti della Beata Vergine Maria in armonia con l'insegnamento della Chiesa...". Viene quindi ribadita l'assoluta esigenza di approfondire e riflettere, come pure di pregare, per tutto quello che si riferisce al presunto fenomeno soprannaturale in attesa del verdetto definitivo."

(Bolletino, n. 233, 19 giugno 1996)

La Congregazione per la Dottrina della Fede (1998)

In una lettera alla rivista francese Famille Chretienne il vescovo di Mostar Ratko Peric afferma: "La mia convinzione e la mia posizione è non soltanto Non constat de supernaturalitate, ma anche Constat de non supernaturalitate in merito alle apparizioni e rivelazioni di Medjugorje.

A questo punto, in seguito ad una richiesta di chiarimento, la Congregazione della Dottrina della Fede in una lettera a mons. Gilbert Aubry, vescovo di La Rèunion, ha fatto con chiarezza il punto su Medjugorje. Il vescovo l'ha ricevuta il 24 giugno 1998 e l'ha resa al clero e ai religiosi della sua diocesi il 25 giugno perché vengano a conoscenza dell'ultima posizione di Roma e, se necessario farla conoscere anche ai fedeli (lettera circolare n. C003).

Ecco il testo integrale della lettera, firmata dal segretario della Congregazione, monsignor Tarcisio Bertone:

CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI
Prot. N. 154/81-06419
Città del Vaticano, Palazzo del Sant'Uffizio,
26 maggio 1998

A Sua Eccellenza monsignor Gilbert Aubry,
vescovo di Saint-Denis de la Réunion

Eccellenza, con la lettera del 1° gennaio 1998 voi sottoponete a questo dicastero diverse questioni concernenti la posizione della Santa Sede e del vescovo di Mostar, in riferimento alle cosiddette «apparizioni» di Medjugorje, ai pellegrinaggi privati o alla cura pastorale dei fedeli che si recano in quel luogo. Al riguardo, considerando impossibile rispondere a ciascuna delle domande fatte da vostra Eccellenza, tengo anzitutto a precisare che non è norma della Santa Sede assumere, in prima istanza, una posizione propria diretta su supposti fenomeni soprannaturali. Questo dicastero, per ciò che concerne la credibilità delle «apparizioni» in questione, si attiene semplicemente a ciò che è stato stabilito dai vescovi della ex-Jugoslavia nella Dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991: «Sulla base delle indagini finora condotto, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali». Dopo la divisione della Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni. Quello che monsignor Peric ha affermato in una lettera al segretario generale di Famille Chrétienne, cioè che «la mia convinzione e posizione non è solo "non consta della soprannaturalità", ma ugualmente quella di "consta della non soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di Medjugorje"», deve essere considerata espressione di una convinzione personale del vescovo di Mostar il quale, in quanto ordinario del luogo, ha tutti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale. Infine, per quanto concerne i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera privata, questa Congregazione ritiene che sono permessi, a condizione che non siano considerati come una autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa.

Monsignor Tarcisio Bertone
(segretario della Congregazione
per la dottrina della fede)

Da questa lettera si deducono una serie di conseguenze importanti, riassumibili in quattro punti:

Ne consegue dunque che:

1. Le dichiarazioni del vescovo di Mostar riflettono solo la sua opinione personale. Di conseguenza esse non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa.

2. Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara, che lascia la porta aperta a future indagini. Nel frattempo essa permette i pellegrinaggi privati con accompagnamento pastorale dei fedeli.

3. Una nuova Commissione verrà senza dubbio nominata.

4. Nel frattempo tutti i pellegrini cattolici possono recarsi a Medjugorje.

Pochi mesi dopo, il 2 e 3 luglio 1996, a Sarajevo, si è tenuta la VI sessione della Conferenza episcopale della Bosnia ed Erzegovina, alla presenza di tutti e quattro i suoi membri: il presidente, cardinale Vinko Puljic, il vescovo di Banja Luka, monsignor Franjo Komarica, il vescovo di Mostar Ratko Ferie e il vescovo ausiliario di Sarajevo Pero Sudar. In quella circostanza mons. Peric ha informato la conferenza sui contenuti della lettera sopracitata della Congregazione per la dottrina della fede inviata a monsignor Taverdet, in merito all'apparizione della Vergine e ai pellegrinaggi nella parrocchia di Medjugorje.

Luciano ha detto...

L'esperienza di Medugorje è stata incredibile...ci ha colpito il messaggio ordinario (nel senso che lo sentiamo da sempre...) ma con una forza straordinaria...una parrocchia, le famiglie convertite da Maria sulla strada di Cristo con un messaggio che risuona nel cuore e ci invita a cambiare rotta. Un esempio i nostri figlio dicono la preghiera prima di andare a letto e hanno iniziato loro mentre eravamo ancora la!!!
ora tocca a noi a vivere il messaggio di maria: che la madre di dio ci guidi sempre nel nostro cammino!!!
Montaldi's family